mercoledì 3 aprile 2019

Locke: la concezione dello Stato 
l'affermazione della tolleranza 

Oltre che fondatore dell'empirismo, è anche il principale teorico del pensiero liberale e democratico moderno. Nei Due trattati sul governo civile sono esposte le sue idee sulla politica, che ebbero  una vasta risonanza in tutta Europa (in particolare presso gli illuministi francesi) e influenzarono i padri della Dichiarazione d'indipendenza e della Costituzione degli Stati Uniti d'America.

Il suo pensiero della natura dello Stato è contenuta nel Secondo trattato nel quale egli afferma che in questo stato di natura gli uomini godono dei diritti naturali alla vita, alla libertà, alla proprietà.

Afferma poi che gli uomini devono stipulare un contratto sociale che implica due patti:
  • il patto di unione nel quale gli individui si uniscono in una società civile
  • il patto di sottomissione nel quale i cittadini si sottomettono a un'autorità che ha il compito di tutelare i diritti naturali
Locke sostiene che lo Stato:
- sia  fondato sul consenso dei cittadini
- governi in modo non arbitrario
- preveda la separazione dei poteri legislativo ed esecutivo (che ha lo scopo di evitare il dispotismo)


John Locke afferma che occorre tenere separati l'ambito politico dall'ambito religioso.

1. L'ambito politico è finalizzato a fare le leggi e a farle rispettare e in esso vale il principio della tolleranza religiosa. Questo principio è fondato sul fatto che: 
-Nessuna religione è superiore alle altre 
-La fede non può essere imposta con la forza

2. L'ambito religioso è finalizzato a soddisfare i bisogni spirituali per cui la Chiesa è una società libera e volontaria


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