mercoledì 15 maggio 2019


Immanuel Kant (1724-1804)



Come Copernico aveva ribaltato i rapporti tra la Terra e il sole, così il filosofo tedesco Kant capovolse i rapporti tra soggetto e oggetto nell'ambito del processo conoscitivo. 
L'opera fondamentale di Kant è la Critica della ragion pura, dopo di questa scrisse la Critica della ragion pratica e la Critica del giudizio.
Nella sua prima fase in cui egli matura un pensiero chiamato "criticismo", si forma sui testi dei razionalisti e degli empiristi. Analizzando queste due correnti della filosofia moderna egli nutre i primi dubbi sulla validità della metafisica.


La critica della ragion pura

In quest'opera egli esamina i fondamenti e i limiti della conoscenza umana per delineare un'epistemologia capace di legittimare razionalmente le conquiste della scienza moderna. La critica della ragion pura, separata dall'esperienza sensibile, è divisa in due parti:

- Estetica trascendentale: (estetica = sensazioni) trascendente è tutto ciò che è innato in noi; empirico è ciò che riguarda l'esperienza sensibile; trascendentale è tutto ciò che è a priori e serve a produrre conoscenza, se applicato all'esperienza sensibile
- Analitica trascendentale: il passaggio tra la prima e la seconda cerca di proporre un'esperienza più profonda dei fenomeni naturali;
- Dialettica trascendentale: egli con la metafisica vuole rivelare le verità su Dio e sulla creazione dell'universo;






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